venerdì 29 luglio 2011

POIEIN

Maniera



Accosto la fronte alla tua, si toccano,
dico: «È una frontiera».
Fronte a fronte: frontiera,
mio scherzo desolato, ci sorridi.
Col naso ci riprovo, tocco il naso,
per una tenerezza da canile:
«E questa è una nasiera», dico
per risentire casomai
un secondo sorriso, che non c'è.
Poi tu metti la mano sulla mia
e io resto indietro di un respiro.
«E questa è una maniera», mi dici.
«Di lasciarsi?», ti chiedo. «Sì, così».



Erri De Luca-L'ospite incallito-Einaudi

giovedì 28 luglio 2011

La musica è...

Il mio primo ricordo della felicità, quando ero una mocciosa tutta ossa dai capelli arruffati, è muovermi al ritmo dei tamburi, e questa è anche la mia più recente felicità, perché ieri sera sono stata nella piazza del Congo a ballare e ballare, senza pensieri nella testa, e oggi il mio corpo è caldo e stanco.La musica è un vento che si trascina via gli anni, i ricordi e la paura, quell'animale acquattato che mi porto dentro.

 

I. Allende- L'isola sotto il mare-Feltrinelli

mercoledì 27 luglio 2011

...a questo mondo

Seduto al fianco d'una giovane donna, che all'alba pareva così bella, calmato e incantato dalla vista di quell'ambiente fiabesco - il mare, le nuvole, il vasto cielo - Gurov pensava come, in fondo, se si riflette, tutto è bellissimo a questo mondo, tutto, fuorché ciò che noi pensiamo e facciamo, quando ci dimentichiamo dei supremi fini dell'esistenza e della nostra dignità umana. Si avvicinò un uomo, - probabilmente un guardiano, - li guardò e se ne andò. E questo particolare parve così misterioso e bello anch'esso. 
 
A.Cechov-La signora col cagnolino e altri racconti- Editori riuniti

martedì 26 luglio 2011

...come l'agosto

Tu non t'immagini neppure come possono finire all'improvviso certi agosti che sbattono contro un settembre anticipato, come un'automobile finita contro un albero, e si accartocciano, si afflosciano come una fisarmonica che perde fiato. Tanta arroganza per le canicole dell'Assunta o quando il cielo notturno fra i fuochi d'artificio di San Lorenzo e i sensi sembrano così pieni e la vita una caverna dalle volte altissime, invece quattro gocce di pioggia, il tempo di un coriandolo e un giorno solo si inghiotte quel mese turgido e tronfio... Anche la vita è così, come l'agosto, ti accorgi che è scaduta dal dire al fare, quando non te lo aspettavi proprio, l'elastico si è ritirato e non si allungherà mai più...


Antonio Tabucchi-Tristano muore-Feltrinelli

lunedì 25 luglio 2011

Letteralmente...

Per tutto il giorno Orah aveva aspettato che tornasse, che stesse con lei, che le parlasse, l'ascoltasse come se ogni sua parola fosse importantissima per lui. Aveva avuto nostalgia delle sue carezze sui capelli e sul collo, delle sue dita morbide, ipnotizzanti. Come quelle di una ragazza, pensò, o di un bimbo appena nato. Tra accessi di febbre e brividi e incubi, nei pochi momenti di lucidità Orah tentava di ricostruire le notte trascorse con Avram e scopriva di aver dimenticato quasi tutto ciò che era successo ma non lui, anche se non lo ricordava proprio bene, non come qualcuno che aveva visto e conosceva veramente, persino il suo volto non si componeva in un ritratto unico ma si alterava e cambiava forma di continuo e talvolta si spezzettava in immagini diverse e ciò che rimaneva, alla fine, era il calore costante che si sprigionava da lui, senza il quale lei aveva freddo, si sentiva gelare, letteralmente.


D. Grossman- A un cerbiatto somiglia il mio amore- Mondadori

domenica 24 luglio 2011

venerdì 22 luglio 2011

POIEIN

Il Cuore che ride

la tua vita è la tua vita.
non lasciare che le batoste la sbattano nella cantina dell’arrendevolezza.
stai in guardia.
ci sono delle uscite.
da qualche parte c’è luce.
forse non sarà una gran luce ma la vince sulle tenebre.
stai in guardia.
gli dei ti offriranno delle occasioni.
riconoscile, afferrale.
non puoi sconfiggere la morte ma puoi sconfiggere la morte in vita, qualche volta.
e più impari a farlo di frequente, più luce ci sarà.
la tua vita è la tua vita.
sappilo finché ce l’hai.

tu sei meraviglioso gli dei aspettano di compiacersi in te.

Charles Bukowski








giovedì 21 luglio 2011

...senza capire

Venne da me contro la sua vita, contro la sua casa, le stanze precedenti, gli amici chiusi a coppie in serate di mezz'età, un marito già pronto e inginocchiato in chiesa. Contro la sua vita: quanto poteva durare, un mese? Durò un anno, uno intero contro gli altri passati e tutti quelli a seguire, un anno per gridare esultando d'improvviso per una felicità di carne spalancata. stringevo senza capire: amore? Lo chiamavamo in fretta di sfuggita, solamente 'more, crampo di poche parole, avido d'altro. Tornavo dal lavoro e poi ci seguivamo in ogni stanza, solo per starsi al fianco in ogni soprappensiero, anche leggendo, studiando io qualcosa di lingue remote accarezzate per bisogno di crescere.


Erri de Luca-In alto a sinistra-Feltrinelli

mercoledì 20 luglio 2011

...non gli si deve dire

"Ma avere un cuore da bambino non è una vergogna. È un onore. Un uomo deve comportarsi da uomo. Deve sempre combattere, preferibilmente e saggiamente, con le probabilità a suo favore, ma in caso di necessità deve combattere anche contro qualunque probabilità e senza preoccuparsi dell'esito. Deve seguire i propri usi e le proprie leggi tribali, e quando non può, deve accettare la punizione prevista da queste leggi. Ma non gli si deve dire come un rimprovero che ha conservato un cuore da bambino, un'onestà da bambino, una freschezza e una nobiltà da bambino". 
E. Hemingway-Vero all'alba-Mondadori

martedì 19 luglio 2011

...qualcosa d'antico

Le scale per lui, a ogni piano, erano un ricordo, un' emozione, qualcosa d' antico e impalpabile, qualcosa che palpitava chissà dove, alla fiamma vacillante della memoria: un gesto, un profumo, un rumore, un luccichìo, una giovane donna che cantava arie d' opera accompagnandosi al piano, un ticchettìo maldestro di macchine per scrivere, un odore tenace di cresile, un clamore, un grido, un frastuono, un fruscìo di sete e pellicce, un miagolìo lamentoso dietro una porta, dei colpi contro le pareti, dei tanghi suonati e risuonati su fonografi sibilanti o, al sesto a destra, il ronzìo ostinato della sega a due tempi di Gaspard Winckler cui, tre piani più in basso, al terzo a sinistra, rispondeva ormai solo un silenzio insopportabile.



Georges Perec - La vita istruzioni per l' uso-Bur

lunedì 18 luglio 2011

L'odore della notte

«La voce della notte – insetti, quello che fossero – lo aveva seguito in casa; capì d'un tratto che era la frizione della terra sul suo asse mentre si avvicinava il momento in cui doveva decidere se continuare a girare oppure rimanere ferma per sempre: una palla immobile nello spazio raggelante attraverso il quale, come fumo gelido, si avvitava uno spesso odore di caprifoglio».
 
W.Faulkner-Santuario-Adelphi

domenica 17 luglio 2011

venerdì 15 luglio 2011

POIEIN

Intimità

 

In fondo alla miniera più segreta,
all' interno del frutto più distante,
nel vibrare della nota più discreta,
nella conchiglia più ritorta e risonante,
nello strato più denso di pittura
nella vena che nel corpo più ci sonda,
nella parola che dica più dolcezza,
nella radice che più scende, più nasconde,
nel silenzio più fondo della pausa
in cui la vita si è fatta eternità,
nel silenzio più fondo della pausa
in cui la vita si è fatta eternità,
cerco la tua mano, decifro la causa
di non credere e volere, infine, intimità.


Josè Saramago 

giovedì 14 luglio 2011

...qualcosa che hai dentro

 ‎...Qualche volta il destino assomiglia a una tempesta di sabbia che muta incessantemente la direzione del percorso. Per evitarlo cambi l'andatura. E il vento cambia andatura, per seguirti meglio. Tu allora cambi di nuovo, e subito di nuovo il vento cambia per adattarsi al tuo passo. Questo si ripete infinite volte, come una danza sinistra col dio della morte prima dell'alba. Perchè quel vento non è qualcosa che è arrivato da lontano, indipendente da te. E' qualcosa che hai dentro. Quel vento sei tu.



Murakami Haruki- Kafka sulla spiaggia- Einaudi


mercoledì 13 luglio 2011

Pensieri a parole...

Le parole sono buone. Le parole sono cattive. Le parole offendono. Le parole chiedono scusa. Le parole bruciano. Le parole accarezzano. Le parole sono date, scambiate, offerte, vendute e inventate. Le parole sono assenti. Alcune parole ci succhiano, non ci mollano; sono come zecche: si annidano nei libri, nei giornali, nelle carte e nei cartelloni. Le parole consigliano, suggeriscono, insinuano, ordinano, impongono, segregano, eliminano. Sono melliflue o aspre. Il mondo gira sulle parole lubrificate con l’olio della pazienza. I cervelli sono pieni di parole che vivono in santa pace con le loro contrarie e nemiche. Per questo le persone fanno il contrario di quel che pensano, credendo di pensare quel che fanno.






Josè Saramago-Di questo mondo e di altri-Einaudi

martedì 12 luglio 2011

Vedere/Guardare

Ti sembra che una persona cambi da un momento all'altro, ma è solo che le hai sovrapposto un'immagine per farla corrispondere a come la vorresti. Per tutto questo tempo ho continuato a vederla come una ragazza incerta e priva di radici quanto me, ha dovuto mettersi a urlare perchè la guardassi. E solo allora ho visto una donna di trent'anni che ha bisogno di una famiglia e di un luogo dove vivere e di un uomo che ci sia, ed è stato un vero colpo. Ma le informazioni erano già tutte li fin dall'inizio, perfettamente leggibili, se solo avessi voluto leggerle.


Andrea De Carlo- Due di due- Bompiani

lunedì 11 luglio 2011

...quello che non sai


 

Io so tutto di te, so tutto della tua vita, giorno per giorno, tutto: le tue donne, le tue idee, i tuoi amici, i tuoi viaggi, perfino le tue notti e tutti i tuoi piccoli segreti, anche quelli più minuscoli: tutto. Si accorse che stava sudando. Riprese fiato. Di me, invece, non sapevo niente, credevo di sapere tutto e non sapevo niente. Fece una pausa e si accese una sigaretta. Aveva bisogno di una sigaretta. Che Renate mi ha tradito per tutta la vita l'ho scoperto solo due anni fa... 

 

 Antonio Tabucchi-Il tempo invecchia in fretta- Feltrinelli

venerdì 8 luglio 2011

POIEIN

Come l'avvenire tu entrerai
non ci sarà nessuno a casa,
tranne il crepuscolo. il solo
giorno invernale in un trasparente spiraglio
di cortine non accostate.

solo di bianchi boccoli bagnati
il rapido aleggiante balenio.
solo tetti e neve e tranne
i tetti e la neve, – nessuno.

e di nuovo arabeschi intesserà la brina,
e di nuovo mi domineranno
lo sconforto dell’anno passato
e le vicende di un altro inverno.

e mi schermiranno di nuovo per una
colpa non ancora perdonata,
e una fame di legna avvinghierà
la finestra lungo la crociera.

ma inaspettatamente per la tenda
scorrerà il tremito di un’irruzione.
misurando coi passi il silenzio,
come l’avvenire tu entrerai.

tu apparirai sulla soglia, indossando
qualcosa di bianco senza stranezze,
qualcosa proprio di quelle stoffe
di cui si cuciono i fiocchi di neve

Boris Pasternak

traduzione di Angelo Maria Ripellino

giovedì 7 luglio 2011

...quelli che vanno a piedi

Da qualunque distanza arriveremo, a milioni di passi
quelli che vanno a piedi non possono essere fermati.
Da nostri fianchi nasce il vostro nuovo mondo,
è nostra la rottura delle acque, la montata del latte.
Voi siete il collo del pianeta, la testa pettinata,
il naso delicato, siete cima di sabbia dell'umanità.
Noi siamo i piedi in marcia per raggiungervi,
vi reggeremo il corpo, fresco di forze nostre.
Spaleremo la neve, allisceremo i prati, batteremo i tappeti
noi siamo i piedi e conosciamo il suolo passo a passo.
Stringetevi nei panni, noi siamo il rosso e il nero della terra,
oltremare di sandali sfondati, lo scirocco.

 

Erri De Luca-Solo andata-Feltrinelli

mercoledì 6 luglio 2011

...fino a sè

"La vera vocazione di ognuno è una sola, quella di arrivare a se stesso. Finisca poeta o pazzo, profeta o delinquente, non è affar suo, e in fin dei conti è indifferente. Affar suo è trovare il proprio destino, non un destino qualunque, e viverlo tutto e senza fratture dentro di se. Tutto il resto significa soffermarsi a metà, è un tentativo di fuga, è il ritorno all'ideale della massa, è adattamento e paura del proprio cuore...."

 

H. Hesse-Demian-Mondadori

martedì 5 luglio 2011

Forme di perfezione

Da profondi motivi nasceva il suo amore per il mare: bisogno di riposo dopo il duro lavoro dell’artista che, dinanzi all’invadente multiformità delle apparenze, aspira a rifugiarsi in seno all’immensa semplicità; e nello stesso tempo, una tendenza colpevole, affatto opposta al suo compito e appunto perciò piena di seduzione, verso l’inarticolato, l’indeterminato, l’eterno: verso il nulla. Riposare nella perfezione è l’anelito di chi si affatica verso l’eccelso; e non è forse anche il nulla una forma di perfezione?


Thomas Mann-La morte a Venezia-Einaudi

lunedì 4 luglio 2011

Il corpo ricorda

 Mi avvolgo col silenzio come se fosse una soffice coperta di panno. Mi ci rotolo dentro, gli occhi chiusi e i pugni stretti. Più ascolto, più i rumori, anche quelli minimi, si allontanano e si disfano. Gomitoli di polvere nera che si sfaldano al vento. Mi addormento, come facevo da bambina, in un tempo che è difficile ricordare altro che così: sensazioni confuse e tutte di pelle. Il corpo ricorda le cose - l'amore, le persone, il tempo - meglio dell'anima. Si porta dietro, e dentro, tutto. Resiste a ogni bufera, la memoria del corpo. Tenace come sanno esserlo anche gli alberi, le rocce. 

 

Simona Vinci-In tutti i sensi come l'amore-Einaudi

venerdì 1 luglio 2011

POIEIN

Io di più non posso darti.
Sono quel che sono.
Ah, come vorrei essere
sabbia, sole in estate!
Che tu ti distendessi
riposata a riposare.
Che andando via tu mi lasciassi
il tuo corpo, impronta tenera,
tiepida, indimenticabile.
E che con te se ne andasse
sopra di te, il mio bacio lento:
colore,
dalla nuca al tallone, bruno.
Ah, come vorrei essere vetro,
tessuto, legno,
che conserva il suo colore
qui, il suo profumo qui,
ed è tremila chilometri lontano!
Essere la materia che ti piace,
che tocchi tutti i giorni,
che vedi ormai senza guardare
intorno a te, le cose
collana, profumi, seta antica
di cui senti la mancanza
domandi: "Ah, ma dov'è".
Ah, e come vorrei essere
un'allegria fra tutte,
una sola, l'allegria della tua allegria!
Un Amore, un solo amore:
l'amore di cui tu ti innamorassi
Ma non sono che quello che sono.



Pedro Salinas