"Peccato che quel vetro gelido ci separi... che accordo perfetto
regnerebbe tra noi" mormora Fräulein Else alla sua immagine riflessa
allo specchio per abbandonarsi, subito dopo, a una constatazione
sommessa, una terribile lacerazione della psiche: "Ci sono telegrammi e
hotel e montagne e stazioni e boschi ma le persone non esistono. Siamo
noi ad immaginarne l'esistenza".
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