lunedì 9 gennaio 2012

Trascuranze...

Franz ci aveva avvertiti in tempo. Purtroppo godeva di ben poca reputazione. Aveva scelto una professione che non era mai comparsa sino allora in
tutta la nostra parentela e che non avrebbe nemmeno dovuto comparire: Franz fa il
pugile. Melanconico già nella giovinezza, e di una devozione che venne sempre definita: “esagerato fervore” prese presto strade che diedero non poche preoccupazioni a
mio zio Franz – uomo dal cuor d’oro. Quel figliolo aveva la passione di sottrarsi ai
suoi doveri scolastici, in una misura che non può venir definita normale. Si incontrava con equivoci compagni in parchi fuori mano ed in folti cespugli di periferia. Là si esercitavano nelle dure regole dei pugni e delle lotte, senza mostrarsi per nulla preoccupati del fatto che il retaggio umanistico venisse così trascurato. Questi “duri” mostrarono ben presto i vizi della loro generazione, che ha già dimostrato nel frattempo di non valere nulla. Le eccitanti battaglie spirituali dei secoli passati non lì interessavano, occupati com’erano con le dubbie eccitazioni del proprio secolo. All’inizio mi sembrò che la devozione di Franz fosse in contrasto con questi regolari esercizi di attiva e passiva brutalità. Pure oggi comincio a capire qualcosa: dovrò tornarci sopra.

H. Boll- Tutti i giorni è Natale- da Racconti umoristici e satirici- Bompiani

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