È bella di notte la città. C'è pericolo ma pure libertà. Ci girano
quelli senza sonno, gli artisti, gli assassini, i giocatori, stanno
aperte le osterie, le friggitorie, i caffè. Ci si saluta, ci si conosce,
tra quelli che campano di notte. Le persone di perdonano i vizi. La
luce del giorno accusa, lo scuro della notte dà l'assoluzione. Escono i
trasformati, uomini vestiti da donna, perché così gli dice la natura e
nessuno li scoccia. Nessuno chiede conto di notte, Escono gli storpi, i
ciechi, gli zoppi, che di giorno vengono respinti. È una tasca
rivoltata, la notte nella città. Escono pure i cani, quelli senza casa.
Aspettano la notte per cercare gli avanzi, quanti cani riescono a
campare senza nessuno. Di notte la città è un paese civile.
E. De Luca- Il giorno prima della felicità- Feltrinelli
[Report] Officina di giugno 2025
-
Nell’ultima stazione del nostro percorso alla ricerca dell’invisibilità,
abbiamo parlato di libertà. Il confine sottile tra visibile ed invisibile e
la s...
3 mesi fa





Nessun commento:
Posta un commento