martedì 11 ottobre 2011

La vita non basta

Certo è che, anche se in scala minore, tutte le finzioni fanno vivere ai lettori "l'impossibile", tirandoli fuori dal loro io individuale, rompendo i confini della loro condizione, e facendo loro condividere, immedesimati con i personaggi dell'illusione, una vita più ricca, più intensa, o più abietta e violenta, o semplicemente differente da quella nella quale sono confinati, in questo carcere di massima sicurezza che è la vita reale.

Le finzioni esistono per questo e grazie a questo. Perché abbiamo una sola vita e i nostri desideri e fantasie esigono di averne mille. Perché l'abisso tra quello che siamo e quello che vorremmo essere doveva essere riempito in qualche modo. Per quello sono nate le finzioni: affinché, in quel modo surrogato, temporaneo, precario e contemporaneamente appassionato e affascinante, come è la vita nella quale ci trasportano, incorporiamo l'impossibile al possibile, e affinché la nostra esistenza sia contemporaneamente realtà e irrealtà, storia e favola, vita concreta e avventura meravigliosa.

M.V.Llosa-La tentazione dell'impossibile-Victor hugo e i miserabili-Scheiwiller

1 commento:

  1. Bellissimo. Pensa che solo dopo aver sfogliato qualche pagina di questo libro, credo nel mese di maggio, ho cominciato e quasi concluso, "I Miserabili". Il libro di Llosa non l'ho ancora acquistato, ma deve valerne davvero la pena, quanto meno per l'effetto che mi ha fatto alla prima scorsa.
    Saluti e a presto.
    luigi

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