Dopo un po' arrivò mio padre e io corsi a salutarlo. Si fermò in corridoio, corpulento e rosso in viso, a scuotersi la neve di dosso, soffiando nuvolette di vapore. Dopo cena tornai alla finestra sgranocchiando biscotti fatti in casa; Mary lavava i piatti; Jane faceva un ritratto di mia madre a gesso su una lavagnetta; mio padre sfogliava una rivista; il termosifone sibilava. Tutti quei rumori nella casa tiepida, di acqua corrente e vapore, lo stridere del gesso e il frusciare della carta, voci familiari e il muoversi del tempo sull'orologio a pendolo del nonno, tutti quei suoni, le diverse inflessioni della casa, vitali e confortevoli, mi dicevano che ero al sicuro.
Don DeLillo- Americana- Einaudi
[Report] Officina di giugno 2025
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