lunedì 19 novembre 2012

L'ultima cosa...

Wes aveva qualche soldo da parte, perciò non mi sono dovuta mettere a lavorare. E in pratica Chef ci faceva usare la casa per un affitto ridicolo. Il telefono non ce l'avevamo. Pagavamo le bollette del gas e della luce e facevamo la spesa al supermercato Safeway, approfittando delle offerte speciali. Una domenica pomeriggio Wes è uscito a comprare uno spruzzatore per il giardino ed è tornato con qualcosa per me. E' tornato con un bel mazzo di margherite e un cappello di paglia. Il martedì sera andavamo al cinema. Le altre sere Wes andava agli incontri che lui chiamava gli  "Smettila di bere". Chef lo passava a prendere in macchina e lo riportava a casa appena finivano. certi giorni io e Wes andavamo a pescare trote in uno dei laghetti d'acqua dolce lì vicino. Pescavamo dalla riva e ci mettevamo tutto il giorno per prendere qualche piccola trota. Tanto ci bastano, dicevo io, e la sera stessa le friggevo per cena. Certe volte mi toglievo il cappello e mi addormentavo su una coperta stesa accanto alla mia canna. L'ultima cosa che mi ricordavo erano le nuvole che mi passavano sopra la testa e se ne andavano verso la valle. La sera Wes mi prendeva tra le braccia e mi chiedeva se ero ancora la sua ragazza.


R. Carver- Cattedrale- Einaudi

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