lunedì 26 novembre 2012

Nella semioscurità...



...Gli occhi gli si riempirono ancora più di lacrime e nella semioscurutà immaginò di vedere la figura di un giovane in piedi sotto un albero gocciolante. Altre figure gli stavano vicine: la sua anima si era accostata al luogo dove dimorano le vaste schiere dei morti.
Era cosciente, pur non riuscendo a percepirla, della loro esisitenza illusoria e vaga. La sua identità svaniva in un mondo grigio e inafferrabile: lo stesso mondo concreto della materia, che quei morti avevano costruito un tempo e in cui avevano vissuto, ora si dissolveva e si dileguava.




J. Joyce- Gente di Dublino- Giunti

Nessun commento:

Posta un commento