Dice un verso di Kohèlet Ecclesiaste: manda il tuo pane sopra i volti delle acque, lancialo alla corrente, a sasso, al mondo, il pane, il tuo indispensabile, il dono di se stessi, del proprio tempo, del proprio sangue, di un organo, della vita tutta intera, non esiste offerta così priva di tornaconto. "Questo è il mio pane," disse il donatore di se stesso una sera di Pasqua nella città in collina, in quell'ultima cena si preparava a offrire il pane di se stesso alla corrente del mondo a venire, alle generazioni future.
Manda il tuo pane sopra i volti delle acque, "shallah lahmekhà al pené hammàim", il verso antico in ebraico scroscia e gorgoglia come una corrente sdentro l'applauso del fiume.
E. De Luca- Il turno di notte lo fanno le stelle- da Monologo sul dono- Feltrinelli Le Nuvole
Occhi
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trattiene n...
3 settimane fa
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