lunedì 23 settembre 2013

...la brace

Voltandomi le spalle, seduto su una panca, il papà della bimba faceva delle cose alla mamma; non aveva fretta, portava lentamente la sigaretta alla bocca, lasciava uscire a poco a poco il fumo dal naso mentre la brace della sigaretta calava a posarsi su un seno della mamma, vi restava il tempo che duravano le grida soffocate dall’asciugamano che avvolgeva la bocca e tutta la faccia tranne gli occhi. Prima che io potessi capire, che accettassi di essere parte di tutto ciò, il papà ebbe il tempo di levare la sigaretta, di portarla di nuovo alla bocca e assaporare l’eccellente tabacco francese, tempo che io vedessi il corpo bruciacchiato dal ventre fino al collo, le macchie violacee o rosse che partivano dalle cosce e dal sesso fino alle mammelle dove ora tornava a posarsi la brace con meditata delicatezza, alla ricerca di una zona di pelle senza cicatrici.

J. Cortàzar -  Tanto amore per Glenda - Glenda

Nessun commento:

Posta un commento