martedì 26 giugno 2012

...e non volevo un futuro così.

In ogni caso, pensando a Yumiyoshi mi era venuta tanta voglia di vederla che sarei salito sul primo aereo per Sapporo. L'avrei stretta forte, e pazienza per l'insufficienza di dati, le avrei detto che ero innamorato di lei. Ma non potevo lasciare le cose a metà. Sentivo che l'ombra di tutte le cose rimaste in sospeso avrebbe continuato a oscurarmi l'orizzonte, e non volevo un futuro così. Il vero problema era Kiki. Era lei il centro di tutto. Lei che cercava tutti i modi per comunicare con me. Mi era passata davanti come un'ombra, da quel cinema di Sapporo alla città vecchia di Honolulu. Ed era chiaro che tentava di trasmettermi un messaggio. Ma era un messaggio troppo criptico, ed io non riuscivo a decifrarlo. Che cosa cercava di dirmi?
E io, che cosa potevo fare?
Per adesso, non c'era altro che aspettare. Aspettare che accadesse qualcosa.


H. Murakami- Dance Dance Dance- Einaudi

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