giovedì 6 maggio 2010

Hanno tutti ragione.

E' il primo romanzo di Paolo Sorrentino, l'ho letto tutto d'un fiato e mi sono divertita ed emozionata dalla prima all'ultima pagina, senza soluzione di continuità. Che sappia raccontare storie non c'è dubbio, l'originalità  di Sorrentino sta però nel raccontarci la storia surreale di Tony Pagoda, il protagonista appunto, un improbabile cantante melodico (con una malsana invidia per Fred Bongusto), irriducibile cocainomane, marito e padre fallimentare nonché playboy da strapazzo, una persona quantomeno irritante, un autentico stronzo, insomma, che però nasconde, nemmeno poi tanto in fondo, una saggezza, una coerenza e una sensibilità insospettabili, che disarmano il lettore e che, contrariamente ad ogni previsione, lo portano a stare proprio dalla parte del protagonista, ad essere solidale con lui. Tony non si tira mai indietro anche quando sembra farlo, è nel gioco e gioca fino alla fine, un irriducibile come lo scarafaggio della copertina.
Sono bellissime le descrizioni di tipi umani al limite con l'orripilante ( qualunque sia il ceto cui appartengono, trasversale ne è la bruttura ), che risultano alla fine persino simpatici; si ha  l'impressione di stare di fronte ad un continuo e onesto scaricarsi la coscienza, come per fare un testamento spirituale, da parte di uno che però non crede a nulla e a nessuno e che, quindi, coscienza non ha e nemmeno sta per morire. Altrettanto belle sono le continue summe e considerazioni del protagonista, spicciole ma realistiche e condivisibili, ora sull'uomo, che come la coca- cola basta scuoterlo perché spruzzi sangue e sentimenti, ora sui sostantivi che annoiano mentre gli aggettivi seducono, oppure sull'arte che è più importante della vita ( e Tony odia i musei ), sulla bellezza che paralizza e inibisce addirittura il desiderio, sull'accettazione della vecchiaia, sul dolore e sul fatto che chi fuma lo conosce bene, sull'orgoglio, sull'amore ( non si direbbe ma Beatrice gli ha spezzato il cuore ), sul conformismo, sulla vita tutta e sull'ipotesi dell'esistenza di un creatore, che se c'è è un sadico. Commovente è l'amore per Napoli, una città, l'unica, ormai, ad avere "un minimo di senso con quell'apertura alata a mare, sterminata". A me questo libro è piaciuto molto, sarà anche perché sono oriunda del posto ma lo consiglio proprio, " mica si chè".



Paolo Sorrentino- Hanno tutti ragione- Feltrinelli

2 commenti:

  1. Posso suggerirti un titolo di un amico esordiente molto interessante?:http://www.ibs.it/code/9788842541776/castellano-luca-di-falco/fine-degli-affanni.html

    se ti capiterà di legerlo, mi dirai cosa ne pensi?

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