lunedì 15 ottobre 2012

Nessuno vorrebbe...

Spesso è più difficile disfarsi di un libro che procurarselo. I libri restano con noi in virtù di un patto di necessità e di oblio, come testimoni di un momento delle nostre vite al quale non ritorneremo. Ma finché sono lì, crediamo di farn
e la somma. Ho visto che molti annotano il giorno, il mese e l'anno di lettura, tracciando così un intermittente calendario. Altri scrivono il nome sulla prima pagina, e prima di prestare un libro si appuntano su una rubrica il nome della persona cui lo hanno prestato, aggiungendo la data. Ho visto volumi etichettati, come quelli delle biblioteche pubbliche, o con un delicato biglietto da visita del proprietario infilato tra le pagine. Nessuno vorrebbe perdere un libro. Preferiamo perdere un anello, un orologio, l'ombrello, anziché il libro che non rileggeremo ma che serba, nella sonorità del titolo, un'antica e forse perduta emozione. 







Carlos Maria Dominguez- La casa di carta- Sellerio

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