lunedì 18 febbraio 2013

Un'età strana...


Pavel che girovaga per le strade fredde dopo mezzanotte, senza scarpe. Un angelo caduto, un angelo imperfetto, uno di quelli scacciati da Dio. I suoi piedi sono quelli di un camminatore, di uno che calpesta pesantemente la nostra grande madre, di un contadino, non di un ballerino. Poi, sdraiato sul divano, con la testa dolorante e il vomito sui vestiti.
- Gli diedi un vecchio paio di scarpe e lo vidi andarsene via la mattina dopo, molto scontroso e con le scarpe in mano. Ecco tutto. Un'età strana però, a diciotto, diciannove anni sono adulti, ma non riescono ancora a lasciare il nido. Hanno le ali ma non sanno ancora volare. Sempre a mangiare, sempre affamati. Mi fanno pensare ai pellicani, creature allampanate, gli uccelli più goffi, prima che riescano a spiegare le loro grandi ali e a lasciare la terra.




J. M. Coetzee- Il maestro di Pietroburgo- Einaudi

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