Già in altri tempi si diceva la collina come avremmo detto il mare o la boscaglia. Ci tornavo la sera,
dalla città che si oscurava, e per me non era un luogo tra gli altri, ma un aspetto delle cose, un modo di vivere. Per esempio, non vedevo differenza tra quelle colline e queste antiche dove giocai bambino e adesso vivo: sempre un terreno accidentato e serpeggiante, coltivato e selvatico, sempre strade, cascine e burroni. Ci salivo la sera come se anch'io fuggissi il soprassalto notturno degli allarmi, e le strade formicolavano di gente, povera gente che sfollava a dormire magari nei prati, portandosi il materasso sulla bicicletta o sulle spalle, vociando e discutendo, indocile, credula e divertita.
C. Pavese - La casa in collina - Einaudi
News and events only on Instagram and Facebooks, sorry :-)
-
Please note that while I am still "travelling with a sketchbook", I do not
update this blog anymore. While my website is not (yet!) online, please
check...
1 settimana fa
Nessun commento:
Posta un commento