Chiudendo gli occhi, sentii l’odore del vento. Un vento di maggio gonfio come un frutto, che aveva in sé la ruvidità della buccia, la morbidezza della polpa e innumerevoli semi. Quando il frutto si spaccò nel cielo, i semi vennero a mitragliarmi il braccio nudo, soffici proiettili che mi lasciarono una leggera sensazione di dolore.
H. Murakami - I salici ciechi e la donna addormentata - Einaudi
Lo sguardo negato
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Nell’officina di marzo a tema Occhi uno degli esempi citati, parlando dello
sguardo, è stata la storia di Amore e Psiche raccontata da Apuleio.
Protagoni...
2 giorni fa
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