Sul treno da Istanbul alla Germania ho camminato per un paio di notti su e giù per i corridoi dei vagoni a guardare tutte quelle che ci andavano a far le operaie. Avevano arrotolato le calze fin sotto le ginocchia, le giarrettiere di gomma spessa lasciavano tracce sulla pelle. Dalle loro ginocchia nude potevo desumere meglio che dai cartelli delle stazioni per le quali passavamo, e i cui nomi non sapevamo leggere, che eravamo ancora molto lontane dalla Germania. Una donna ha detto: «Questo viaggio non finisce mai».
Emine Sevgi Ozdamar - Il ponte del corno d'oro - traduzione di Umberto Gandini- Ponte alle grazie
Lo scheletro
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Viva la vita Mentre noi dunque si beve, tutti in estasi in mezzo a quel
lusso, arriva uno schiavo con uno scheletro d’argento, articolato in modo
che le ...
1 settimana fa
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