mercoledì 14 settembre 2011

Non ha bisogno d'altro...

Avevo un posto da spedizioniere in un magazzino di ricambi per auto, e la paga bastava sì e no. Le mie uniche gioie erano mangiare, bere birra e andare a letto con Sarah. Non quel che si dice una gran vita, ma tocca accontentarsi. Sarah era bona. Tutto in lei parlava di sesso. L'avevo conosciuta a un party, sotto Natale, pei dipendenti del magazzino. Lei lavorava là da segretaria. Notai che nessuno le andava vicino, alla festa, e non riuscivo a capire perché. Non avevo mai visto una donna più sexy, e non è che facesse la stronza. Mi feci avanti, ci mettemmo a chiacchierare. Bellissima, era. Ma ci aveva un nonsoché di strano, negli occhi. Ti guardavano fisso fisso, senza battere le palpebre. Quando andò alla toilette, presi in disparte Harry il camionista.

"Di' un po', Harry," gli feci, "come va che nessuno si fa sotto, con Sarah?"

"E' una strega, amico mio, una vera strega."

"Ma le streghe non esistono, Harry. E' stato dimostrato. Quelle povere donne che mettevano al rogo ai tempi antichi, si trattava di un errore tremendo e crudele. Non esiste, la strega, né roba del genere."

"Magari, avranno bruciato un mucchio di donne ingiustamente, questo non lo so. Ma 'sta strega è 'na strega, dammi retta."

"Non ha bisogno d'altro, Harry, che di comprensione."

"Non ha bisogno d'altro," disse Harry, "che d'una vittima." 


C.Bukowski-Storie di ordinaria follia-Feltrinelli

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