Tra bagliori gialli come l’oro, ondeggia l’argento dei fusti e delle spighe, e le barbe di grano appuntite. Animate dai raggi del sole, le sottili e acuminate pagliuzze che crescono sulle spighe, frusciano sfregandosi tra loro. Precipitati per caso in quel mare d’oro, due verdi steli non ancora maturi formano un nitido contrasto che gli occhi accolgono a stento. Ragni rossi come il fuoco – della grandezza di un chicco di riso – si arrampicano, quali scintille prodotte da un fulmine improvviso, sulle acerbe spighe color giada. Oltre l’aia, un falcetto e una panca posti di traverso giacciono immobili e silenziosi. Le confuse impronte di piedi e le radici del grano sparse a terra ricordano la scena di un’antica battaglia pronta a rivelare, al visitatore di quello storico luogo, i misteri di un oscuro sentimento …
Mo Yan - L'uomo che allevava gatti- Einaudi -traduzione di Maria Rita Masci
L’ombra
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“Ferma! Non muoverti! Non muovere un muscolo, resta ferma dove sei.
Riconoscerei questa sagoma dovunque… Mary Poppins!”. In questa scena
dell’iconico fil...
1 settimana fa
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