giovedì 11 aprile 2013

...questione di distanza e di tempo

C'è chi non conosce altre fantasie di quelle realizzate, chi non è capace di immaginarsi
nulla e perciò è poco previdente, immaginare evita molte disgrazie, chi anticipa la propria morte raramente si uccide, chi anticipa quella degli altri raramente li uccide, è meglio uccidere e uccidersi con il pensiero, non lascia conseguenze né tracce, [...] è tutta questione di distanza e di tempo, se si sta un po' lontani il coltello fende l'aria invece di fendere il petto, non affonda nella carne scura o bianca ma percorre lo spazio e non succede niente, il suo percorso non si calcola né si registra e si ignora, non si castigano le intenzioni, i tentativi falliti tante volte vengono taciuti e addirittura negati da chi li ha commessi perché tutto continua come prima anche dopo, l'aria è la stessa e non si apre la pelle né la carne cambia e niente si lacera, è inoffensivo il cuscino premuto contro nessun viso, e poi tutto resta uguale a prima perché l'accumulo e il colpo senza destinatario e l'asfissia senza bocca non bastano a cambiare le cose né le relazioni, e non basta la ripetizione, né l'insistenza, né l'esecuzione frustrata né la minaccia, tutto questo aggrava ma non cambia nulla, la realtà non si accumula.




J - Marìas - Un cuore così bianco - Einaudi

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