giovedì 10 maggio 2012

Per un istante...

Per un istante mi sembra di capire quale dev’essere stato il senso e il fascino d’una vocazione ormai inconcepibile: quella del copista. Il copista viveva contemporaneamente in due dimensioni temporali, quella della lettura e quella della scrittura; poteva scrivere senza l’angoscia del vuoto che s’apre davanti alla penna; leggere senza l’angoscia che il proprio atto non si concreti in alcun oggetto materiale.

I. Calvino- Se una notte d'inverno un viaggiatore- Mondadori

Nessun commento:

Posta un commento