giovedì 20 dicembre 2012

Com'era possibile?


 Non erano più gli adolescenti che in camera da letto si scambiavano spassosi segreti: dopo la morte dei genitori, non erano più nemmeno come fratelli. Ma Henry aveva un bisogno disperato di confidarsi con qualcuno. Carol sapeva solo dirgli che non doveva neanche pensarci a farsi operare, se questo significava correre il minimo rischio di lasciare i loro tre figli senza padre. La malattia era sotto controllo e a trentanove anni Henry restava un uomo arrivato da ogni punto di vista. Com’era possibile che questo avesse improvvisamente tanta importanza se ormai erano anni che di rado facevano l’amore con autentica passione? Lei non si lamentava, era una cosa che capitava a tutti: a quanto ne sapeva, non c’era un matrimonio che facesse eccezione. – Ma io ho solo trentanove anni, – ribatteva Henry. – Anch’io, – diceva lei, mostrandosi ragionevole e sicura per cercare di aiutarlo, – ma dopo diciotto anni non pretendo che il matrimonio sia ancora una torrida avventura sentimentale.
Era la cosa più crudele che Henry potesse immaginare, una donna che dice al marito: «Tanto, che bisogno abbiamo del sesso?» La disprezzò per averlo detto, la odiò con tanta fero- cia che decise mentalmente lì per lì di andare a parlare con Nathan. Odiava Carol, odiava Wendy, se Maria fosse stata a portata di mano avrebbe odiato anche lei.  



P. Roth- La Controvita- Einaudi

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