skip to main |
skip to sidebar
Vi era dimestichezza...
L’uno per l’altro sembravano essere di quelle perso-
ne; e se anche apparivano stanchi, non ho mai colto in loro un
gesto sdolcinato né impostato, neppure studiato, come quelli
di certe coppie che vivono insieme da anni e si compiacciono
nell’esibire quanto continuano a essere innamorate, come un
merito che le rivalorizza o un ornamento che le abbellisce.
Era piuttosto come se volessero risultarsi simpatici e piacersi
prima di un possibile corteggiamento; o come se provassero
tanta stima e affetto reciproci sin da prima del matrimonio,
o anche di mettersi insieme, che in qualunque circostanza si
sarebbero scelti spontaneamente – non per dovere coniugale,
né per comodo, né per abitudine, neppure per lealtà – come
compagno o accompagnatore, amico, interlocutore o complice, con la certezza che, qualunque cosa potesse accadere o
verificarsi, o si dovesse raccontare o ascoltare, sarebbe stato
sempre meno interessante o divertente con una terza persona. Senza di lei nel caso di lui, senza di lui nel caso di lei. Vi
era dimestichezza, e soprattutto convinzione.
J. Marìas- Gli innamoramenti- Einaudi
Nessun commento:
Posta un commento