mercoledì 19 dicembre 2012

Perché a metà...


Avevano costruito la casa ai margini della foresta, orientata a sud per evitare che l’umidità del vento di marzo appesantisse la calura appena mitigata dall’ombra degli alberi.
Lasciò la frase in sospeso, mise da parte la macchina da scrivere e accese la pipa. Winnie. Come al solito il problema era Winnie. Appena cominciava a occuparsene la fluidità si congelava in una specie di
Quando è arrivata Winnie
Sospirando, cancellò in una specie di perché detestava le formule facili della lingua, e decise di non lavorare piú fino a dopo cena; presto sarebbero arrivati i bambini da scuola e bisognava occuparsi del loro bagno, di preparare la cena e aiutarli a
Perché a metà di un’elencazione cosí semplice c’era come un abisso, un’impossibilità di andare avanti? Non capiva, dato che aveva scritto paragrafi molto piú ardui che gli erano riusciti senza alcuno sforzo, come se in qualche modo fossero già pronti per incidere nel linguaggio. Naturalmente in questi casi la cosa migliore era
Scagliò lontano la penna, si disse che tutto diventava troppo astratto; i naturalmente, i in questi casi, la vecchia tendenza a fuggire dalle situazioni concrete. Aveva l’impressione di allontanarsi sempre piú dalle fonti, di mettere insieme dei cruciverba che a loro volta 
Chiuse bruscamente il quaderno e uscì nella veranda.
Impossibile lasciare quella parola, veranda.  


"Triunfo", Madrid, 6 giugno 1970


J. Cortàzar- Carte inaspettate- Einaudi





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