Non mi garbava molto che il vecchio volesse sottrarsi così scherzosamente alle mie domande e accuse, e perciò lo guardai con aria di rimprovero. Egli si chinò, avvicinò le labbra, labbra ormai infantili, alla mia orecchia e vi sussurrò sommessamente: «Ragazzo mio, tu prendi troppo sul serio Goethe. Non bisogna prendere sul serio i vecchi già defunti: altrimenti gli si fa torto. A noi immortali non piace esser presi sul serio, ci piace scherzare. La serietà, caro mio, è una nota del tempo: nasce, te lo voglio confidare, dal sopravvalutare il tempo.
Anch'io una volta stimavo troppo il tempo e desideravo perciò di arrivare a cent'anni. Ma nell'eternità, vedi, il tempo non esiste; l'eternità è solo un attimo, quanto basta per uno scherzo».
H. Hesse- Il lupo nella steppa- Mondadori
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