«ma Oliveira era sempre fermo sulle mani, come sempre lo attraevano le mani delle
donne, sentiva la necessità di toccarle, di passare le dita su ciascuna falange, esplorare con movimenti di cinesiologo giapponese la via impercettibile delle vene, rendersi conto delle condizioni delle unghie, indovinare chiromanticamente linee nefaste e monti propizi, udire il fragore della luna appoggiando contro l’orecchio la palma di una piccola mano un po’ umida a causa dell’amore o di una tazza di tè.»
J.Cortàzar - Il gioco del mondo (Rajuela) - Einaudi
[Report] Officina di giugno 2025
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Nell’ultima stazione del nostro percorso alla ricerca dell’invisibilità,
abbiamo parlato di libertà. Il confine sottile tra visibile ed invisibile e
la s...
2 mesi fa
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