lunedì 14 gennaio 2013

...finalmente


Dammelo! Dammelo! Ma da giovane Michele aveva giocato a basket e col suo metro e novantaquattro c’era poco che lei potesse fare a parte supplicarlo finché non si era persuaso che lo scherzo era durato a sufficienza e le aveva restituito il maltolto dicendo: Mi sa che per qualcuno quest’anno Babbo Natale è arrivato in anticipo... Proprio come avrebbe parlato a una bimba. Allora Mara era scappata in bagno e a un certo punto Miche- le aveva pensato persino che si fosse offesa (un comportamento non da Mara questo: la Mara che lui conosceva non avrebbe mai reagito così), ma quando finalmente era ricomparsa sulla porta calzata e vestita con la biancheria della valigia Michele aveva di colpo capito, trasfigurata, slanciata magnificamente (come avrebbe detto il commesso di Armani), in qualche modo inedita e mai vista prima, e non si era più preoccupato che fino a quel giorno le donne in giarrettiera e guêpière gli fossero sempre apparse ridicole e grottesche, insomma il contrario esatto del desiderio e della passione, e che anche adesso tutto gli sembrasse così strano e innaturale, ma si era limitato ad amarla len- tamente, come se lei non fosse Mara e lui non fosse Michele. 


G. Pedullà- Lo spagnolo senza sforzo- Einaudi



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