Che disgrazia sapere qual è il tuo nome anche se ormai non conoscerò il tuo volto domani, il volto che smettiamo di vedere un giorno si metterà a tradirsi e a tradirci nel tempo che gli appartiene e che gli rimane, andrà discostandosi dall'immagine in cui lo abbiamo fissato per condurre la propria vita nella nostra volontaria o infelice assenza. Quello di coloro che sono scomparsi del tutto perché non li abbiamo trattenuti o sono morti si andrà annuvolando nella nostra memoria che non è una facoltà visiva, anche se a volte ci inganniamo e crediamo di vedere ancora quello che non abbiamo più davanti a noi e lo evochiamo soltanto avvolto nelle brume, l'occhio interiore o della mente si chiama quella figura indistinta dei nostri miraggi o del nostro rimpianto, o a volte della nostra maledizione. Potrei credere di non averti mai conosciuto se non sapessi il tuo nome che rimane immutabile senza il minimo deterioramento e con il suo splendore intatto e così rimarrà anche se tu sarai scomparsa del tutto e anche se tu sarai morta.
J. Marìas- Domani nella battaglia pensa a me- Einaudi
L’ombra
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“Ferma! Non muoverti! Non muovere un muscolo, resta ferma dove sei.
Riconoscerei questa sagoma dovunque… Mary Poppins!”. In questa scena
dell’iconico fil...
1 settimana fa
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