lunedì 22 febbraio 2010

Confessione

Cade cenere umida dal cielo. Tutto il paesaggio si è fatto misterioso. Sembra che annotterà rapidamente, invece no, c'è ancora tanta luce diurna, è una luce immobile, come se il suo latore si fosse fermato per concedere il tempo di arrivare a Castelo Novo. E' un favore di cui il viggiatore rimarrà in debito per tutta la vita. A quest'ora del giorno, sotto la luce miracolosa, non può esservi paesaggio paragonabile a questo. La strada, abbandonata ormai quella che va a Castelo Branco, fa una lunga curva, attraversa tutta la vallata del torrente Alpreade, ma detto così non significa niente, non può raffigurare la bruma che aleggia sopra i campi, gli alberi, sullo sfondo i versanti della Gardunha, e soprattutto la luce, quella luce indefinibile che è quasi solo il residuo del suo passaggio, il viaggiatore non sa come spiegarlo. Dica apertamente che non sa farlo, confessi che non può.




Josè Saramago-Viaggio in Portogallo-Einaudi

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