mercoledì 24 febbraio 2010

Misteri dell'Afghanistan

"Al salem alekkum..." Come si riesca a dire " la pace sia con te" al comandante nemico con cui ci si spara così regolarmente da dovergli noi chiedere di piantarla per un'ora, resta uno dei misteri dell'Afghanistan.
Alim Khan ride e scherza via radio, prima di passare a cose più serie.
"Ci sono quelli di Emergency, vogliono venire dalla vostra parte."
"Lo sappiamo, ci sono i loro da Kabul, che sono venuti a prenderli."
"Allora cosa facciamo?"
"Fateli passare."
"Va bene?"
"Sì per noi va bene, e per voi?"
"Sais, quhud offiz," va bene, arrivederci.

Kate mi guarda con aria interrogativa. E' evidente che sta pensando le stesse cose: che cosa fare, ascoltiamo il consiglio di Qanouni e giriamo al largo, o ci fidiamo delle conversazioni radio tra i responsabili dei check point che si fronteggiano, e si accoppano, da anni? Sarà una trappola? E come la mettiamo, con i bombardamenti in corso più giù, verso Bagram?
"Andiamo."




Gino Strada-Buskashì-Feltrinelli

Nessun commento:

Posta un commento